Nell'elogio di Del Gaudio a Menduri, per i tagli operati a danno dei centri di riabilitazione, è racchiusa l'idea di società e di governo del centro destra che ha condotto al disastro l'Italia ed alla disperazione milioni di famiglie, così Pietro Di Sarno segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta.
Per l'ennesima volta infatti, continua il Vendoliano, l'attenzione del figlioccio di Cosentino è tutta rivolta ai numeri, come se ad un buon amministratore bastasse essere un buon commercialista.
Completamente assente agli occhi di Del gaudio il destino di tante bambine e tanti bambini che insieme ad anziani e persone sole vedono con questi tagli morire ogni speranza di trovare aiuto e conforto nelle cure che i centri preposti si erano impegnati ad offrire.
La disperazione delle loro famiglie, già assillate dalla mancanza di lavoro, prive di soldi per il normale sostentamento delle stesse, non trovano spazio nella mente e nei progetti di questo centro destra che si candida ad amministrare la città come se fosse una società per azioni.
Scompare dagli impegni della politica, così com'è pensata nel centro destra, il principio di solidarietà, il principio secondo cui si amministra tentando di dare sollievo alle sofferenze dei più deboli attraverso il contributo di chi è più fortunato.
D'altronde cosa ci si può aspettare da questo centro destra che ha già svenduto il nostro territorio al governo leghista? Se non c'è solidarietà tra aree diverse del paese perché dovrebbero ritenere necessaria la solidarietà verso chi è meno fortunato?
Dietro ogni singolo euro di tagli operati in questo paese dal governo Berlusconi e da quello di Caldoro, alla sanità come alla politiche sociali, ci dono storie di giovani vite che richiedono rispetto, calore, attenzione, assistenza, solidarietà accompagnate da una buona dose di buoni sentimenti che ad un normale amministratore non dovrebbe mai mancare.
Abbia rispetto Del Gaudio, per la sofferenza di tante famiglie ed almeno per una volta ricordi che si è candidato a fare il sindaco di una città e non il ragioniere di un comune.