Ennesima tegola sui cittadini della
provincia di Caserta: la Gisec spa
(società che gestisce gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti per conto
della Provincia di Caserta) fa sapere a tutti i Comuni della Provincia di
Caserta che il costo del conferimento della frazione differenziata dei rifiuti
per il 2013 sarà maggiorata di ben 35
euro a tonnellata. Il provvedimento è stato approvato il 29/05/2013
dall’assemblea della società, e non fa distinzione tra Comuni che attuano la
raccolta differenziata e quelli che non lo fanno. Tutti si vedranno aumentare
la bolletta.
E se
è possibile ancora più assurde appaiono le motivazioni a corredo del
provvedimento. L’aumento, infatti scaturirebbe dall’acquisto da parte della
Regione Campania dell’ inceneritore di Acerra, costruito dalla FIBE (Impregilo)
con gli incentivi del Cip6 (cioè il 7% delle bollette dell’energia elettrica
che dovrebbe servire a incentivare le fonti
rinnovabili) e acquistato dall’ Ente Regionale Campano al costo di 355
milioni di euro. I Campani insomma, avrebbero pagato per ben tre volte lo
stesso impianto.
Ma gli inceneritori non dovevano portare
beneficio anche economico ai
cittadini? E’ possibile che a dover
pagare gestioni scellerate siano i Comuni che saranno costretti a tassare
inevitabilmente ed in modo ulteriore i cittadini per non vedere bloccato il
servizio?
Oltretutto tale decisione cade in un
momento storico di forte crisi, oltremodo aggravato dall’introduzione da parte
del Governo Monti della Tares, che ha già costretto le Amministrazioni Comunali
a prevedere per il 2013 un aumento di 30 cent/mq sul servizio . I due aumenti
sommati produrranno una bolletta per il servizio rifiuti incredibilmente alta e
sicuramente insostenibile dalla maggioranza delle famiglie.
E c’e un terzo fattore da tenere in
considerazione: i Comuni che non hanno raggiunto gli obiettivi di raccolta
differenziata (65% per il 2012) vedranno aumentare ulteriormente i costi dello
smaltimento del secco indifferenziato. Considerato che le Amministrazioni
locali per circa due anni si sono trovate tra due fuochi: da una parte un Cub
inefficiente che producendo continui disservizi ha pregiudicato le percentuali
di raccolta differenziata e dall’altro la Regione che imponeva di continuare a
gestire i rifiuti attraverso il carrozzone.
Ci attiveremo con ogni mezzo a nostra
disposizione all’interno delle istituzioni per capire da dove realmente arriva
tale decisione e per confrontarci al più presto con la Gisec e le Istituzioni
competenti.
Abbiamo già raccolto sul tema la
convergenza del PSI ed in particolare del consigliere regionale Oliviero ed
insieme promuoveremo una iniziativa pubblica, estendo l’invito a tutti gli
amministratori locali, per combattere uniti contro l’ennesima ingiustizia ai
danni dei cittadini di Terra di lavoro.
E’ tempo che nella nostra Provincia si
inverta totalmente la concezione dello smaltimento dei rifiuti e che questo
ciclo si adegui sempre più all’idea lanciata dalla proposta di legge Rifiuti
Zero per rendere tale servizio compatibile con le risorse del pianeta e per
ridurre drasticamente la percentuale dei rifiuti non riciclabile. “
Coordinamento Provinciale Amministratori
Sinistra Ecologia e Libertà