martedì 17 luglio 2012

Una emergenza ancora sottovalutata


Le gravi condizioni ambientali della provincia di Caserta rappresentano oramai un dato acclarato. Non passa giorno che la magistratura non scopra nuove discariche abusive, frutto del criminale connubio tra malavita organizzata e classe politica locale, spesso fuse, e i dati epidemiologici della provincia rilevano allarmanti riscontri sull’aumento di malattie tumorali, del sistema respiratorio e dell’apparato immunitario.
Il recente studio commissionato dalla Protezione Civile in merito alla stretta correlazione tra processo di smaltimento rifiuti e patologie nella popolazione è solo l’ultima, evidente conferma che la nostra regione, ed in particolare la provincia di Caserta e le zone limitrofe, vivono una emergenza sanitaria gravissima. Dati che, purtroppo,  hanno avuto poco rilievo sulla stampa, sia nazionale che locale, e che dimostrano come il disastro ambientale della nostra regione sia ancora irresponsabilmente sottovalutato.
La formale istituzione, a livello provinciale, a Caserta, di uno staff per il  Monitoraggio Ambientale e Registro Tumori , da tempo invocato da SEL, anche nel suo ultimo documento programmatico, dovrebbe servire a darci rilevazioni più precise e dettagliate sul fenomeno. Peccato che ad oggi dell’attività di questo ‘Registro’ non si ha notizia, e non si sa se ha prodotto o stia producendo risultati.
L’emergenza ambientale sul territorio provinciale, ad onta delle drammatiche notizie che arrivano dal fronte sanitario, evidentemente non viene ancora recepita come tale, e siamo certi che nell’ambito degli enti preposti alla salvaguardia dell’ambiente e la tutela della salute pubblica, non manchino ben individuate omissioni di attività istituzionale.
E’ per questo che di fronte a questo scempio, appariva ancora più grave ed inaccettabile, la titubanza verso il fenomeno e la protervia con la quale l’amministrazione cittadina si accingeva ad operare nell’area di Lo Uttaro. Una zona che è stata individuata come area da sottoporre a totale bonifica ambientale, e non utilizzabile per ulteriori sversamenti o impianti di trattamento rifiuti.
Del Gaudio, pressato da movimenti locali, mobilitazioni politiche e proteste dei cittadini, ha deciso di annullare la delibera con la quale dava il via libera, alla collocazione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici (digestore anaerobico),  e apparati di compostaggio. 
E’ ferma intenzione di Sinistra Ecologia e Libertà promuovere una campagna per sottoporre a stretto monitoraggio ambientale e sanitario l’intera Provincia di Caserta, anche con l’adozione di misure speciali,  sollecitando le istituzioni  preposte ad agire in relazione ed in proporzione alla situazione di emergenza ambientale e sanitaria presente  in tutta la Provincia.
Non escludiamo azioni di denuncia pubblica e alla magistratura contro tutti coloro, politici o istituzioni, che si rendessero complici e promotori di misure incompatibili con la preservazione, il recupero dei territori, la tutela della salute pubblica.
Caserta 17/7/2012                      Sinistra Ecologia e Libertà – Circolo ‘P. Neruda’ Caserta

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