venerdì 30 settembre 2011

Sel Santa Maria C.V.: E' questo il modo di far politica?

É di poche ore fa l’ultimo episodio registrato, proveniente dalla nostra Casa Comunale, che mostra il totale stato di disgregazione a cui, in tempi lampo, la Giunta e il Consiglio stanno arrivando.
Ma cosa é accaduto?
Riportando brevemente la cronaca, sei consiglieri “fedelissimi” al nostro Sindaco Biagio Di Muro (e famiglia) hanno preparato una delibera relativa ad un cambio del Piano Traffico del Quartiere C1/Nord, in particolare riferita al ritorno al doppio senso su viale Consiglio d’Europa: fin qui nulla di strano, se non fosse però che, invece che condividere questa loro iniziativa con gli altri consiglieri di maggioranza, per portarla poi alla discussione in Consiglio, hanno pensato bene di recapitarla direttamente in Giunta per il voto.
Facile immaginare cosa sia accaduto all’interno della maggioranza quando questa “proditoria impresa” é stata palesata: tra lo sconcerto dell’ignaro Carlo Russo, assessore al settore interessato, e la rabbia di Nicola Leone, consigliere in quota PSI, é stato solo un caso fortuito che non si sia arrivati alle mani.

Ripensando a tutto ciò, alle continue liti tra Assesori e Consiglieri che negli ultimi tempi colorano le pagine dei quotidiani locali, viene in mente il passo dei Promessi Sposi in cui Renzo porta all’Azzeccagarbugli i quattro capponi:

«Lascio pensare al lettore, come dovessero stare in viaggio quelle povere bestie, così legate e tenute per le zampe a capo all'in giù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni, accompagnava col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. (…) e dava loro di fiere scosse, e faceva sbalzare quelle teste spenzolate; le quali intanto s'ingegnavano a beccarsi l'una con l'altra, come accade troppo sovente tra compagni di sventura».
Tralasciando gli aspetti «folkloristici» della situazione su chi ha gridato di piú, su chi ha inseguito e chi ha difeso, quel che ne deriva é un messaggio che mette i brividi e ci fa piombare nel piú profondo sconforto.
In primo luogo va evidenziata la superficialità con cui si approccia, in maniera frettolosa ed episodica, un problema così complesso come quello della viabilità cittadina ed in particolare del Quartiere C1/Nord e del suo raccordo con le adiacenti arterie viarie cittadine.
L’analisi della viabilità richiede un approccio serio, corredato da studi approfonditi, che non si limitino a valutare la presenza o l’assenza di code di auto strombazzanti, ma che tengano conto della vivibilità dei quartieri interessati, dell’impatto sui cittadini.
Occorre valutare gli aspetti di sicurezza e le ricadute sul sistema della distribuzione commerciale e deve necessariamente avere un respiro più ampio.
Estendendo il problema all’intera città, si nota che molti quartieri siano di fatto privi di segnaletica stradale orizzontale e verticale, che la polizia municipale urbana “brilla” per la sua totale assenza dalle strade (a onor del vero non soltanto sotto questa Amministrazione).
É facile osservare in città che quando si aprono cantieri edili gli "imprenditori" provvedono da soli a gestire la viabilità e la segnaletica.
Si pretende di risolvere problemi così seri, che tanto incidono sulla vita quotidiana delle singole persone che vivono e/o lavorano a Santa Maria Capua Vetere, con una delibera partorita dal guizzo estemporaneo della mente di qualche consigliere?

Se la maggioranza, l’intero Consiglio, la Giunta non ritengono importante riunirsi e discutere insieme su un tema così vicino ai cittadini, su cosa riusciranno a trovare il dialogo e la convergenza?



Ancor piú grave é poi la situazione se, dal singolo evento, se ne vuole trarre una lettura piú generale.

Stiamo ripiombando nei tempi piú bui della nostra città: si incomincia a delineare quale sia l’ambizione del nostro Sindaco e l’atteggiamento con cui intende approcciarsi all’amministrazione di questa città.

Il nostro Primo Cittadino si sente autorizzato, come rampollo dell’antica famiglia regnante, ad autoinvestirsi del ruolo di sovrano a Santa Maria Capua Vetere.

Lui il tiranno, guidato ed ispirato dai saggi moniti del Patriarca, sostenuto dai suoi fidi consiglieri, in un clima di tardo MedioEvo, in cui non ce n’é per nessuno, in cui non si muove una foglia senza il suo volere, in cui amici, alleati e compagni di ventura, che hanno caratterizzato l’arraffazzonata combriccola che l’ha portato al trono, non contano e non servono piú a nulla.

É già finito il tempo delle regole, degli accordi, della falsa cortesia, dell’ipocrita rispetto...s’é già persa la creanza!

Del resto, cosa avremmo potuto aspettarci da un sindaco che della sua incollocabilità politica ha fatto il suo cavallo di battaglia?

Cosa aspettarci dall’esponente di una miriade di liste civiche, rappresentative di un mare magnum indefinibile, se non l’ambizione a governare questa città secondo il proprio personale pensiero, senza alcun paletto ideologico o quanto meno qualche riferimento d’area?



Non molto tempo fa, quando nel mese di Luglio i cittadini già pensavano al riposo del periodo estivo, come Circolo SEL denunciammo il basso profilo politico di questa Giunta e del Consiglio Comunale che sosteneva il sindaco: evidenziammo la natura bicefala di questa amministrazione, che vedeva coesistere l’inadeguatezza e l’incollocabilità politica dell’area dimuriana con componenti del CentroSinistra come PD e PSI.

Fummo additati come Cassandre quando sottolineammo l’attitudine all’equilibrismo politico del nostro primo cittadino e profetizzammo una serie di azioni che avrebbe messo in essere per puntellare il suo potere.

Be’ adesso tutto sta venendo fuori e l’unico sbaglio che facemmo allora fu forse di essere troppo buoni, troppo speranzosi: la realtà incomincia a rivelarsi piú sorprendente delle nostre piú torbide fantasie.

Oggi possiamo riaffermare con forza e con il conforto dei fatti che la sindacatura di Biagio Maria Di Muro, che questa Giunta e questo Consiglio Comunale non hanno la possibilità di esprimere e soddisfare le istanze di alcuna parte politica, non riescono a rappresentare alcuna parte della cittadinanza, accomunando i cittadini unicamente nella delusione.

Ormai siamo dinanzi ad un NULLA POLITICO che avanza e travolge: quella che sembrava una maggiornaza eterogenea si sta trasformando in un’unica informe entità.



E in tutto ciò PD e PSI cosa fanno?

Dove sono andati a finire i proclami con cui l’avv.Stellato e la prof.Chirico ammannivano i propri elettori, presentandosi come la vera forza di governo di questa amministrazione ed ergendosi a guida della politica sammaritana?

La tanto declamata forza dei due partiti di CentroSinistra presenti in Giunta e Consiglio non é stata in grado finora di indirizzare politicamente in nulla le (poche) scelte fatte presso Palazzo Lucarelli, ma al contrario si osserva una situazione di totale prostrazione in cui l’entropia dovuta all’iniziale convivenza tra partiti e liste civiche piuttosto che esaltare le peculiarità dei primi, si sta risolvendo in una totale dissoluzione di qualunque principio ed identità, generando un nuovo soggetto politico inconsistente ed indefinibile.

Ormai il Sindaco ed i suoi fedelissimi hanno campo libero e non c’é Consigliere o Assesore che tenga: chiediamo ancora ai nostri vecchi compagni di strada di PD e PSI in che modo stanno tutelando i loro elettori, i cittadini di Santa Maria Capua Vetere? In che modo provano a tener fede alle loro promesse di GARANZIA per l’intera cittadinanza? Sono ancora convinti di poter controllare e guidare dall’interno quest’amministrazione?

A quanti altri colpi di mano del sindaco e dei suoi Consiglieri/Assessori dovremo assistere nel prossimo futuro?

Quante altre litigate tra membri del governo cittadino dovranno risuonare nelle stanze della Casa Comunale prima che ci si renda conto che siamo su un treno che viaggia lungo un binario morto?


Il Circolo SEL «Enrico Berlinguer» di Santa Maria Capua Vetere

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