Nella riunione del dodici dicembre duemilaundici lagiunta provinciale di Caserta con la deliberazione numero 230 ha stabilito la fusionedell’IPIA M. Bosco con l’ITC De Franchis:la notizia potrebbe non destarestupore date le nuove organizzazioni scolastiche determinate dalle varieriforme che si susseguono se non fosse che l’IPIA M. Bosco è l’unico istitutod’istruzione secondaria presente nel territorio comunale di Alife e che con lacitata delibera 230 dopo più di quarant’anni perde la propria autonomia, restandoprivo della propria presidenza, diventando una ‘’succursale’’ dell’istituto De Franchisdi Piedimonte Matese.
La notizia passata in sordina,ha destato stupore esgomento tra il personale dell’IPIA,poiché se per la giunta la decisione èstata rapida ed indolore, chi conosce bene il contesto in cui l’istituto operasa bene che perdere la presidenza significherà scomparire,nel tempo. Ilproblema della dispersione scolastica non ha neanche sfiorato le illuminatementi dei componenti della giunta?molto probabile che la risposta sia“no”,visto il modo superficiale con cui si affronta lo smantellamento delsistema scuola e scuola pubblica in particolare.
Sembra che si voglia lasciare la nave dei problemi inbalia delle onde facendola vagare tra porti mai sicuri,lasciando ilcontrollo,abbandonando i cittadini da soli a bordo verso l’unico destinopossibile:la deriva.
E’ davvero necessario sottrarre l’unica dirigenzascolastica presente nel comune di alife a favore di un comune limitrofo chevanta già almeno sei dirigenze?
E l’indifferenza della classe politica locale,comepotrà interpretarla un cittadino di Alife? Siamo sicuri che la politica è dallaparte dei cittadini?
Perché nessuno ha parlato della questione quandoancora era possibile contrastare questa scelta?
Non dimentichiamo che l’IPIA M. Bosco di Alife haformato migliaia di ragazzi del territorio tra idraulici,meccanici,radioriparatori,tornitori,elettricistied operatori della moda, che grazie al loro diploma o talvolta grazie alla loroqualifica lavorano. Si spera che Alife potrà quantomeno mantenere la sede dellanuova presidenza potendo conservare un ruolo da protagonista e non dafigurante,nella costruzione del futuro di una parte delle nuove generazioni.
Forse è il caso di ricordare ancora una volta a tuttii politici, dagli amministratori locali ai tecnici di Roma ,che il loro compitoè quello di migliorare la società attraverso scelte politiche valide chetutelino sempre il cittadino mettendo da parte il clientelismo che nel caso diAlife ha prodotto solo danni.
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