venerdì 16 dicembre 2011

L'inceneritore a Capua è una follia

I vertici provinciali ed i rappresentanti cittadini del centro sinistra si sono incontrati a Capua per discutere del termovalorizzatore che tanto sta facendo discutere in questi giorni, e studiare le iniziative da mettere in campo per contrastare la costruzione di un impianto che all'unanimità è stato ritenuto inutile, dannoso e soprattutto localizzato in un'area già compromessa dal punto di vista ambientale dalla presenza di svariati impianti di smaltimento rifiuti.

Il consigliere comunale, Antonio Gucchierato, candidato sindaco del centro sinistra alle ultime amministrative ha illustrato lo stato di avanzamento del progetto che vede coinvolte le amministrazioni provinciale e cittadina.

I contorni dell'operazione appaiono ambigui e talvolta caratterizzati da rapporti che somigliano più ad una trattativa di tipo privatistico che ad un confronto tra due enti pubblici quali sono provincia e comune di Capua.

I motivi che determinano il dimensionamento dell'impianto, la localizzazione in una città come Capua e la tecnologia che si intenderebbe adottare per il momento restano segrete.

La nostra provincia non ha bisogno di altri impianti, secondo Pietro Di Sarno, coord. Prov. di SEL, “abbiamo già avuto modo di dire precedentemente che ad oggi gli impianti di smaltimento esistenti richiederebbero un'importazione di rifiuti per funzionare a pieno regime.”

Secondo Crispino, segr. prov. di IDV, con una differenziata spinta, l'impianto di Acerra ha dimensionali tali da poter smaltire abbondantemente la quota di rifiuti prodotta dall'intera regione Campania.

Per Raucci del PRC l'incenerimento dei rifiuti è una modalità inaccettabile per lo smaltimento a Capua come altrove.

Anche il PSI di Mimmo Dell'Aquila non intende accettare passivamente alla costruzione di un impianto nocivo partorito dalla testa di qualcuno che mai ha avuto chiaro in mente quali sono le necessità della provincia di Caserta.

Il PD, che non esprime in generale una contrarietà ad impianti di nuova generazione, ritiene che vada ridiscussa tutta la situazione del ciclo dei rifiuti in provincia di Caserta e ritiene quindi improponibile un impianto a Capua senza aver presentato uno studio dettagliato dell'intera provincia.

Nei prossimi giorni quindi, il centro sinistra procederà unitariamente a presentare interrogazioni in provincia e regione per chiedere chiarimenti che ad oggi le istituzioni preposte non hanno ritenuto di dover dare.

Saranno avviate iniziative nella città di Capua per sensibilizzare la cittadinanza e denunciare l'enorme rischio per la salute che tutti i Capuani stanno correndo.

Inoltre, in osservanza dello statuto comunale si proporrà un referendum consultivo per chiedere ai cittadini di esprimersi concretamente contro un'operazione che potrebbe rivelarsi un disastro per una città di enorme rilevanza storico culturale come Capua.

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