sabato 10 dicembre 2011

Sel Federazione di Caserta: Rapporto tra gli arresti degli ultimi giorni e la politica

Prima l'arresto dell'imprenditore, poi quello del politico ed infine quello del camorrista. Sembra la storia dell'Italia degli ultimi anni. L'Italia messa in ginocchio dal malaffare che ha visto per anni ed ancora vede in questi tre soggetti l'associazione a delinquere perfetta.
La cosa più comica è che i primi due gioiscono ed inneggiano alla vittoria dello stato in occasione dell'arresto del camorrista.
In questi giorni la corsa al comunicato stampa per apparire e rivendicare la vittoria di quelle battaglie per la legalità che non hanno mai colore politico.
Eppure, il politico senza partiti non potrebbe mai sedere nelle istituzioni, l'imprenditore senza il politico non avrebbe il monopolio degli affari pubblici e soprattutto il camorrista senza la protezione del politico e i prestanomi imprenditori non potrebbe arricchirsi e restare latitante in un paesino per 18 lunghissimi anni.
Nella nostra Italietta nessuno sembra avere responsabilità e tutti stanno sempre dalla parte del giusto.
È però un teatrino che si continua ad inscenare perché tutto continui a restare così com'è, come l'Italia dopo tangentopoli. Lo stivale delle mazzette.
È arrivato il momento per la politica di prendersi le proprie responsabilità e tentare per una volta di fare ciò che dovrebbe essere normale. Arrivare prima della magistratura.
La voglia di crescere e l'ansia di rimpinguare le proprie fila, ha visto aprire le liste elettorali di gran parte dei partiti a personaggi che ben presto si sono rivelati per quello che erano. Uomini di camorra prestati alla politica. Abbiamo assistito ad arresti di uomini del centro destra e del centro sinistra o che forse semplicemente hanno sfruttato la debolezza del centro destra e del centro sinistra per lanciare l'opa della camorra sulla politica.
Non ho letto una sola riflessione sui commenti, riportati dai giornali, di alcuni cittadini di Casapesenna, che rappresentano certamente eccezioni di una popolazione onesta che ha voglia di voltare pagina, che si rammaricavano per l'arresto del latitante.
In Terra di Lavoro si sente la mancanza dello Stato da troppi anni. La nostra è la provincia con una disoccupazione reale che supera il 40% della forza lavoro disponibile, perchè sempre più famiglie non hanno nemmeno un solo reddito, perchè a tante famiglie viene pignorata la casa perchè non sono più in grado di pagare il mutuo, lo Stato dovrebbe intervenire quando industriali non meno delinquenti dei camorristi si ingozzano di finanziamenti pubblici e poi vano via lasciandoci solo la disperazione. Lo Stato dovrebbe stare al fianco dei cittadini per garantire sviluppo, scuole agibili, politiche sociali.
Tutti i politici della nostra terra che hanno l'onere e l'onore di rappresentarci devono sentire questo stato di fatto come una sconfitta personale. Ogni arresto di un politico per il voto di scambio favorito dalla camorra deve essere sentito come l'ennesima sconfitta di tutta la politica.
Per l'ennesima volta a partiti ed istituzioni sarà data una possibilità di riscatto. In primavera si tornerà a votare in tanti comuni della nostra provincia, si voterà a Casal di Principe, Castel Volturno, Aversa ed altri 15 comuni. I partiti hanno la possibilità di presentare liste pulite dimostrando di avere a cuore per una volta anche l'interesse per la cosa pubblica, dimostrando che non sono disponibili a candidare chiunque pur di vincere le elezioni, hanno la possibilità di lasciare a casa tutti quelli abituati a fare le campagne elettorali con le auto piene di buste per la spesa e con le tasche sempre piene di soldi per pagare le bollette a chi non è più in grado di farlo.
Un giorno di spesa o la bolletta di un mese non risolvono il problema, la buona politica si.
Sinistra Ecologia e Libertà sarebbe un partito molto più grande se solo avesse voluto aprire le proprie liste a chiunque, se solo non avesse fatto della questione morale la propria bandiera.

Pietro Di Sarno

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