Castelvolturno - 730 giorni dopo la strage dei sei ghanesi uccisi barbaramente dalla camorra.. per non dimenticare!
Cosi come preannunciato da parte delle diverse realtà associative che popolano la provincia di Caserta, si sono dati appuntamento alle ore 11,00 di stamattina presso il numero civico 1083 della strada domitiana, luogo dell' orrore e della vergogna, del disonore e del ricordo di una terra attanagliata da sempre dalle sue paure, dalle impotenti frustrazioni che a distanza di un anno, riserva ancora in sé la propria sete non di vendetta, ma giustizia. Affinché proprio quest’ultima, da sempre considerata come una goccia nel mare, oggi muova i suoi piccoli passi verso la legalità.
Partendo proprio dalla “Ob exotic fashion” dove 730 giorni fa a cadere sotto i proiettili impazziti della camorra furono sei cittadini di origine ghanese colpevoli forse solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Diversi sono stati i momenti dell’iniziativa commemorativa, ma forse quello più toccante è stato quando una voce tra le tanti di una mamma di colore anziana, alternata dal pianto scandiva a voce alta quasi come un raghamaffin i sei nomi stingendo forte a se la foto di uno di essi. A partecipare all’ iniziativa organizzata da Libera Caserta e dal Comitato don Diana, oltre a diverse associazioni del territorio casertano e del napoletano e la latitanza di esponenti dei palazzi della politica, si evidenziano le adesioni di Nasser Imam della moschea di S. Marcellino, tra le più grosse della Campania, quella, e del Coordinatore per l’Agro-aversano di Sinistra Ecologia e Libertà Raffaele Della Corte, Salvatore Cuoci Presidente dell’Associazione don Diana, e la partecipazione di tanta gente comune. Uniti da un unico impegno, quello di “Non dimenticare mai!”.
Cosi come preannunciato da parte delle diverse realtà associative che popolano la provincia di Caserta, si sono dati appuntamento alle ore 11,00 di stamattina presso il numero civico 1083 della strada domitiana, luogo dell' orrore e della vergogna, del disonore e del ricordo di una terra attanagliata da sempre dalle sue paure, dalle impotenti frustrazioni che a distanza di un anno, riserva ancora in sé la propria sete non di vendetta, ma giustizia. Affinché proprio quest’ultima, da sempre considerata come una goccia nel mare, oggi muova i suoi piccoli passi verso la legalità.
Partendo proprio dalla “Ob exotic fashion” dove 730 giorni fa a cadere sotto i proiettili impazziti della camorra furono sei cittadini di origine ghanese colpevoli forse solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Diversi sono stati i momenti dell’iniziativa commemorativa, ma forse quello più toccante è stato quando una voce tra le tanti di una mamma di colore anziana, alternata dal pianto scandiva a voce alta quasi come un raghamaffin i sei nomi stingendo forte a se la foto di uno di essi. A partecipare all’ iniziativa organizzata da Libera Caserta e dal Comitato don Diana, oltre a diverse associazioni del territorio casertano e del napoletano e la latitanza di esponenti dei palazzi della politica, si evidenziano le adesioni di Nasser Imam della moschea di S. Marcellino, tra le più grosse della Campania, quella, e del Coordinatore per l’Agro-aversano di Sinistra Ecologia e Libertà Raffaele Della Corte, Salvatore Cuoci Presidente dell’Associazione don Diana, e la partecipazione di tanta gente comune. Uniti da un unico impegno, quello di “Non dimenticare mai!”.
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