lunedì 6 dicembre 2010

Caso Cementir, la Soprintendenza risponde con un silenzio assordante

Sempre più spesso e ancor più in questo momento di disorientamento globale, ci si sente portati ad astenersi: astenersi dal voto, astenersi da un cibo sospetto e dal colore ambiguo, astenersi da un commento ritenuto superfluo, dal guardare dei TG disgustosamente di parte. Forme di astensione giustificate e condivisibili. Capita a volte però di notare che l’astensione riguarda un Ente e ciò è intollerabile. Se un Ente si astiene dal compiere il proprio dovere istituzionale di controllo attivo e partecipe, vigile e garante, indice di una presenza dello Stato che dovrebbe tranquillizzare il cittadino, dandogli la certezza che, dove non può arrivare lui, con il suo contributo quotidiano da genitore, da volontario, da persona responsabile e civile, da politico in erba, se avviene ciò, diventa evidente un inceppamento del sistema democratico.delle nostre colline da parte di cavaioli e magnati del cemento. Si rischia che tra qualche anno il vecchio, ma per noi sempre presente, decreto di vincolo paesaggistico che ricade sulla zona, tornerà in auge per proteggere una morfologia di paesaggio lunare , unico in Italia. Il colpo d’occhio che faceva innamorare Giovan Battista Lusieri e rendeva immortale il sorriso di una contadinella nel verde florido delle colline maddalonesi è da tempo scomparso.
Oggi la Soprintendenza continua a rispondere con un silenzio assordante che sembra essere complice di manovre speculative che già da decenni avrebbero dovuto quantomeno essere arginate. Invece si è assistito ad un barbaro impossessarsi
Nel decalogo di SEL, tra i termini sui quali più volentieri si pone l’accento compaiono quelli che sono i pilastri di una sempre più cospicua fetta di società , che non riesce a farsi scivolare addosso tutto lo squallore che ci
circonda. Termini come PASSIONE, quella che scaturisce da una poesia che trova i suoi versi nelle testimonianze di un passato che riaffiora in ogni angolo della Città, DEMOCRAZIA, come sinonimo di libertà e partecipazione , quella che non vediamo mettere in campo da codesta Soprintendenza, LIBERTA’ di chi , forte del proprio amore per il territorio e per il bene comune non ha paura, BELLEZZA, quella che troppo spesso viene negata agli occhi dei nostri bambini, più sensibili e attenti di noi adulti. Soprintendente Raffaella David, architetto Salvatore Buonomo vorremmo esserci sbagliati nell’interpretare un atteggiamento
di silenzio, come un assenso e una colpevole assenza. Vorremmo veder da voi fugata ogni nostra preoccupazione, di avere prova del contrario e potervi chiedere pertanto scusa per l’esserci sbagliati. Datecene la possibilità !

(SEL Maddaloni - Circolo Alexander Langer)

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