Mancano ormai pochi mesi alla data fissata per il rinnovo del consiglio comunale della città di Caserta, un appuntamento importante che potrebbe segnare una inversione di tendenza, una svolta, nel capoluogo di una provincia, come terra di lavoro, sempre più martoriata da criminalità organizzata e malcostume diffusi, eppure un tempo fiore all’occhiello dell’intero Paese. Sulle responsabilità di un così diffuso degrado, dal quale il nostro capoluogo non ha saputo certo rendersi impermeabile, è bene esser chiari: la Politica, quella che a noi piace ancora scrivere con la P maiuscola e che dovrebbe avere come unico interesse e finalità la difesa del bene comune, appare ed è nella sostanza sempre più appannaggio dei “soliti pochi noti” che, senza più alcuna distinzione di rilievo fra schieramenti che sempre più si somigliano, nella contingenza elettorale si affannano a racimolare voti utili solo al proprio personale tornaconto.
Quando infatti si è chiamati a rappresentare quei voti, lo spettacolo che la politica offre diventa davvero deprimente. Come centro sinistra casertano abbiamo avuto un’occasione d’oro, ci è stato concesso il privilegio di governare, con regione e provincia, anche la città di Caserta. Il giudizio che diamo degli anni in cui il centro sinistra è stato al governo della città non può che essere negativo. Lo diciamo come forza che, pur non essendo stata impegnata direttamente in quell’esperienza, SI SENTE PARTE INTEGRANTE E FONDAMENTALE DELLO SCHIERAMENTO DI FORZE CHE SI OPPONE AL CENTRO DESTRA. Lo diciamo “a prescindere” dalle singole individualità che, pur tra mille difficoltà, hanno saputo distinguersi in quanto a progettualità messe in campo, buone pratiche e volontà profusa nella direzione del cambiamento. Il giudizio negativo che oggi diamo rispetto a quell’esperienza è complessivo e riguarda ciò che in tutta evidenza è mancato all’intera azione amministrativa. Se la politica si riduce, come è avvenuto almeno negli ultimi anni, alla ricerca, spasmodica e a tratti disperata, del voto in più in consiglio comunale, per continuare a “vivacchiare”, per continuare ad esistere, mentre la città muore, soffocata da speculazioni edilizie passate o in fieri, mentre il territorio continua ad essere violentato e sventrato da cave e discariche, mentre l’intero tessuto produttivo cede sotto i colpi della camorra e della crisi, è il segno evidente di un fallimento del quale, con umiltà e realismo, va preso atto. Va fatto con una mentalità e uno stato d’animo costruttivi. Tanto infatti, nel nostro capoluogo e nell’intera provincia, si è mosso in questi anni. Tanta parte della cosiddetta società civile ha deciso, spontaneamente ed al di là delle tradizionali forme di aggregazione, di uscire dal torpore e dall’afasia imperanti e di impegnarsi attivamente ed in prima persona, mettendoci nomi cognomi e facce. I casertani per bene, le donne e gli uomini di buona volontà, quelli che sino ad allora si erano limitati a costatare il grigio decadimento che li circondava, per poi magari rifugiarsi in un disperato non voto, hanno deciso di rialzare la testa e lo hanno fatto “senza paracadute”, ottenendo risultati lusinghieri ed incoraggianti. E’ a loro che sinistra ecologia e libertà, il partito che ha come proprio presidente NICHI VENDOLA, vuole rivolgere il proprio appello. E vuole farlo in tempi non sospetti, non una settimana prima delle elezioni, come spesso avviene, e senza intenti strumentali, volontà annessionistiche o mentalità da “cannibalismo politico”. Sinistra ecologia e libertà crede che la politica, quella vera, quella nuova che ci siamo impegnati a costruire, la facciano innanzitutto I VOLTI, non certo e non unicamente I VOTI. A quelli siamo interessati, ai volti. Le vecchie formule, trite e ritrite, che ci si dà quando non si ha null’altro da dire, non ci appassionano. Centro sinistra, nuovi e vecchi ulivi, richiamano spettri di un passato che ricordiamo e, senza bisogno di inutili rimozioni, non vogliamo si ripresenti più. CREDIAMO che le prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Caserta siano un’ottima occasione per mettere a valore quanto di buono in questi anni, dal basso, è stato prodotto. Crediamo che questa occasione non vada sprecata, né lasciandosi trascinare, come qualcuno vorrebbe, in dinamiche di pura e mera TESTIMONIANZA DEL DISSENSO, né, tantomeno, nella solita logica del “turasi il naso” scegliendo il “meno peggio”. CREDIAMO che tutti coloro che oggi si candidano a rappresentare il cosiddetto centro sinistra non siano in realtà tanto diversi da chi si fregia dell’etichetta di centro destra. CREDIAMO che lo strumento delle PRIMARIE, indette forse troppo frettolosamente ed autonomamente da qualcuno, possa in realtà rappresentare un importante momento di democrazia diretta, una buona occasione per riprenderci il maltolto, per ricominciare a dire, a voce alta, non solo che “così non va”, ma soprattutto com’è che può e deve realmente andare. CREDIAMO che alcuni pochi noti, anche nel centro sinistra, hanno confuso il nobile concetto di rappresentanza con quello più terreno di “vitalizio”, hanno confuso la casa di tutti con la propria, personale e perpetua, residenza.
Sinistra ecologia e libertà ha opinioni, non certezze. L’unica certezza riguarda la novità che vogliamo si rappresenti in termini di attori coinvolti e metodi utilizzati. CREDIAMO che esser curiosi aiuti la buona politica. Esser curiosi soprattutto dell’opinione e delle idee di chi guarda con diffidenza ai partiti e a ciò innegabilmente troppo spesso rappresentano. A voi, casertani per bene e di buona volontà, chiediamo di aprire un dialogo, un confronto di idee ed opinioni, su come realmente sia possibile ridare valore e dignità a un territorio che merita di più, soprattutto in termini di classe dirigente. Un dialogo, un confronto, senza le certezze di un esito predeterminato, ma con la convinzione che sia il momento giusto per cercare, almeno, di invertire la rotta.
Sinistra ecologia libertà Provincia di Caserta
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