L’ultimo consiglio comunale ha rappresentato una grande lezione di politica!
Si, l'autentica politica del nulla, delle scelte più facili e meno coraggiose, del non governo, dell'incapacità di trovare alternative sane ai lavoratori della Cementir, ai loro e ai nostri figli, alla città intera, senza alcuno spiraglio di rivincita morale e sociale. Bisogna avere il coraggio di raccogliere le sfide e trasformarle in occasioni di crescita, ma questo intorno a noi non avviene, mai! Le uniche sfide che si conoscono sono quelle della spartizione delle poltrone e degli incarichi, non fa niente se poi non si conclude nulla per la città.
La Maddaloni di oggi non è la città che vorremmo. La Maddaloni di domani sarà peggio: senza campagne, nè giardini: piano piano stanno lottizzando tutti i giardini del centro e le campagne periferiche, (via vallone, via cancello zona S.Sofia, via Sauda, via Napoli, via Caudina, ecc.ecc.); senza un polo indistriale, la zona ex-face non si tocca, perchè dal nuovo PUC dovrà venir fuori un vespaio di cantieri edili, con tanti bei condomini, e tanta gente indebitata fino al collo per acquistare un immobile che vale meno della metà di quanto lo si è pagato, grazie a prezzi gonfiati, imposti da un cartello di imprese edili.
Il tutto realizzato radendo al suolo infrastrutture produttive di grande potenzialità, in grado di accogliere decine di piccole imprese artigiane, giovanili , di servizio ecc. che sarebbero oro per la nostra economia;
La Maddaloni futura vedrà occultato anche il suo passato glorioso e millenario che, piano piano, ad opera di un sapiente e paziente intervento sul centro storico e nell'indifferenza dei vigili urbani e dell'ufficio tecnico, pullula di piccoli e grandi abusi edilizi, di una miriade di sfregi che mortificano il tessuto urbanistico di un centro medievale. La Maddaloni futura non avrà più la speranza di veder rinverdite le proprie colline, perchè non ci saranno più colline intorno a noi; non avrà più un santuario su un monte che sarà ridotto a un torsolo di mela e nemmeno il castello, con il suo parco, la cui estensione si riduce ogni estate e le mura che perdono mattoni giorno dopo giorno. Non avrà un ospedale, non un cinema, non un teatro, non uno stadio, una piscina, una pista ciclabile, non una facoltà universitaria....ma soltanto case, case, case... stiamo facendo di Maddaloni la Secondigliano di Caserta. Questo e solo questo sono in grado di pianificare. La politica degli ultimi anni sta facendo terra bruciata intorno a sè, siamo stanchi di questa gente che oggi sta con l'UDC, domani con il PD, dopodomani fa un salto nel PDL transitando per una lista civica, seguendo il profumo della pagnotta. Ci fanno schifo! Partecipiamo alla vita politica della città, non ci tiriamo indietro, proponiamo iniziative culturali, aiutiamo la gente ad aprire gli occhi, ad avvicinarsi alla vera buona politica che è l'unica speranza per noi e per il nostro futuro. Maddaloni resisti!
SEL Maddaloni - Carlo Scalera
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