Presentato dal sindaco Antonio Orsi il Piano di Assestamento Forestale per la tutela dei faggeti e una gestione eco-sostenibile delle risorse “naturali”
«Occorre aprire una nuova prospettiva nella gestione delle risorse boschive e forestali». Ha commentato al termine del convegno il sindaco di Letino e componente del consiglio direttivo del parco regionale del Matese Antonio Orsi. «La gestione sostenibile dei boschi del Matese» è stsato , infatti, il tema di cui si è discusso presso il comune di Letino. Nell’aula piena, tra i presenti c’erano diversi amministratori, rappresentati di associazioni ambientali, addetti al campo della filiera boschiva e professionisti dell’ambito edilizio. Proprio il sindaco Orsi, in veste di promotore e moderatore ha introdotto i lavori presentando Paolo Terzoli, Direttore del Consorzio Forestale Alta Valle Susa e redattore per il comune del nuovo Piano di Assestamento Forestale (Paf), e l’architetto Giancarlo Allen impegnato sul fronte dell’architettura ambientale.
Orsi, in particolare, ha sottolineato l’importanza dell’evento, per il il suo comune, in quanto l’ultimo piano di assestamento forestale risale al 1950 del dott. Hofmann, e l’inizio di un avvio con un atto di indirizzo della (Pefc) «certificazione della gestione forestale», cioè di una procedura di verifica riconosciuta e collaudata che conduca all’emissione di un certificato che attesta che le forme di gestione boschiva rispondono a determinati requisiti di «sostenibilità». Il dottor Terzoli ha illustrato ai presenti il Paf e le varie procedure che hanno portato al disegno finale del piano del patrimonio boschivo letinese, suddiviso oltre dalle aree da quelle più degradate a quelle in ottima salute, anche in quattro categorie che stabiliscono la qualità delle faggete: «Questo piano tende a valorizzare questo patrimonio che deve avere una gestione polifunzionale - ha detto Terzoli - che ha sintetizzato il lavoro in corso, con un significativo parallelismoparagone («il legname è come un patrimonio di cui dobbiamo prendere solo gli interessi che maturano negli anni») . Il rappresentante del consiglio direttivo ha aggiunto che «la certificazione forestale comporta a una valorizzazione del prodotto boschivo ed il suo impiego non può essere più limitato all’uso domestico e industriale come materia di combustione, ma aprirsi agli altri mercati della filiera boschiva, rendendo, il legname, una materia innovativa e valorizzando l’economia di questo territorio matesino ,e sollecita gli altri enti comunali e sovra comunali di farsi carico di dare l’avvio a questa nuova visione dell’utilizzo del patrimonio boschivo locale». L’architetto Allen Giancarlo, docente di Progettazione Ambientale presso il Politecnico di Milano, è un pioniere in Italia dell’architettura sostenibile. Si è presentato agli ospiti come architetto che si occupa sono di “architettura necessaria” : «in quanto in Italia ci sono un milione e ottocentomila nuove abitazioni, che facendo un calcolo approssimativo corrisponderebbe a cinque milione di persone. A che servono - si è ed ha domandato - Alla speculazione edilizia e alla rendita fondiaria. L’architettura necessaria è quella che viene utilizzata per la crescita di un popolo, come le scuole, gli ospedali… cioè tutto quello che serve a valorizzare un territorio e mettere a posto i servizi. L’ecosostenibilità può essere una chiave per valorizzare questo territorio matesino ricco di biomasse, di acqua, e del patrimonio della diodiversità in tuute le sue forme viventi. Il presidente del Parco, Giuseppe Falco, tirando le somme nella conclusione dei lavori si è fatto carico come rappresentante istituzionale dare il via a un tavolo per la valorizzazione del patrimonio boschivo che rientra nei confini del parco matesino (20 comuni tra cui cinque sanniti), proponendo anche degli sgravi fiscali in chi investe nella zona interna matesiana e porre le basi per far nascere dei consorzi con soggetti pubblici e privati che interagiscono per la manutenzione e la valorizzazione integrata del patrimonio forestale.
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