Il 28 dicembre 2010 il Consiglio Comunale di Maddaloni, ha deliberato all’unanimità la cittadinanza onoraria a Giulio Andreotti , non tenendo conto dei precedenti penali ed accusatori nei confronti del senatore a vita. Il Coordinamento di SEL Maddaloni conviene nel ritenere che tale onoroficenza non sia altro che un attacco alla moralità dell’intera cittadinanza, già mortificata. Danneggiata, deturpata e derubata da una politica all’insegna dell’interesse particolare . Riteniamo altresì che non c’erano i presupposti e requisiti per tale conferimento, denunciando il nostro più imperativo NO e distanza da tale irresponsabile decisione.
Per chi ne sa poco o niente riassumiamo brevemente l'iter giudiziario del senatore a vita Giulio Andreotti :
In primo grado il sen. Andreotti, fu assolto. I PM fecero appello. Tale Corte accoglie la tesi dei PM, riconosce il reato commesso, ma prescritto . La Corte di Cassazione confermerà la sentenza, ritenendo provata l'associazione mafiosa, ma facendola terminare nel 1980, data in cui, afferma la corte, le relazioni di Andreotti con la mafia cessarono (?). Chiaramente un modo per non mandarlo in galera . Andreotti viene riconosciuto mafioso, il reato commesso, i fatti provati, le tesi dei PM valide, la giustezza della causa tentata . Di seguito un estratto del testo letterale, della sentenza della corte di appello ( Palermo 2 Maggio 2003 ), in relazione al processo ad Andreotti per associazione mafiosa :
In definitiva, la Corte ritiene che sia ravvisabile il reato di partecipazione alla associazione per delinquere nella condotta di un eminentissimo personaggio politico nazionale, di spiccatissima influenza nella politica generale del Paese ed estraneo all’ambiente siciliano, il quale, nell’arco di un congruo lasso di tempo, anche al di fuori di una esplicitata negoziazione di appoggi elettorali in cambio di propri interventi in favore di una organizzazione mafiosa di rilevantissimo radicamento territoriale nell’Isola:
a) chieda ed ottenga, per conto di suoi sodali, ad esponenti di spicco della associazione interventi para-legali, ancorché per finalità non riprovevoli;
b) incontri ripetutamente esponenti di vertice della stessa associazione;
c) intrattenga con gli stessi relazioni amichevoli, rafforzandone la influenza anche rispetto ad altre componenti dello stesso sodalizio tagliate fuori da tali rapporti;
d) appalesi autentico interessamento in relazione a vicende particolarmente delicate per la vita del sodalizio mafioso;
e) indichi ai mafiosi, in relazione a tali vicende, le strade da seguire e discuta con i medesimi anche di fatti criminali gravissimi da loro perpetrati in connessione con le medesime vicende, senza destare in essi la preoccupazione di venire denunciati;
f) ometta di denunciare elementi utili a far luce su fatti di particolarissima gravità, di cui sia venuto a conoscenza in dipendenza di diretti contatti
con i mafiosi;
g) dia, in buona sostanza, a detti esponenti mafiosi segni autentici – e non meramente fittizi – di amichevole disponibilità, idonei, anche al di fuori della messa in atto di specifici ed effettivi interventi agevolativi, a contribuire al rafforzamento della organizzazione criminale, inducendo negli affiliati, anche per la sua autorevolezza politica, il sentimento di essere protetti al più alto livello del potere legale.
Alla stregua dell’esposto convincimento, si deve concludere che ricorrono le condizioni per ribaltare, sia pure nei limiti del periodo in considerazione, il giudizio negativo espresso dal Tribunale in ordine alla sussistenza del reato e che, conseguentemente, siano nel merito fondate le censure dei PM appellanti .
Non resta, allora, che confermare, anche sotto il profilo considerato, il già precisato orientamento ed emettere, pertanto, la statuizione di non luogo a procedere per essere il reato concretamente ravvisabile a carico del sen. Andreotti estinto per prescrizione.
Sinistra Ecologia Libertà - Circolo di Maddaloni "Alexander Langer"
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