mercoledì 8 febbraio 2012

Sel Santa Maria C.V.: Le nostre richieste verso Rifiuti Zero

A poco piú di dieci giorni dalla data di firma della delibera di Giunta n.7 del 25 Gennaio 2012 che ha sancito l’adesione del Comune di Santa Maria Capua Vetere all’associazione dei Comuni Italiani “Zero Waste 2020”, pensiamo che il tempo dei complimenti e del vanto si possa ritenere esaurito.
É tempo di rimboccarsi le maniche e far seguire alle parole delle azioni ben precise.
Di seguito le richieste che il Circolo «Enrico Berlinguer» di Sinistra Ecologia Libertà di Santa Maria Capua Vetere indirizza all’Amministrazione, nella figura dell’Assessore Di Rienzo, perché i primi passi siano mossi lungo il cammino dei Rifiuti Zero.


Ecosportello

Il servizio di questo sportello é di sicuro da migliorare.

Nulla da eccepire circa la disponibilità e la cortesia delle persone che vi lavorano, ma gli orari di apertura devono essere estesi e lo sportello deve rimanere aperto tutti i giorni, sia durante la mattina che nel pomeriggio, in modo da essere un punto di riferimento per la risoluzione di tutte le problematiche inerenti alla raccolta dei rifiuti, che aiuti i cittadini a sciogliere dubbi sulle corrette modalità con cui effettuare la raccolta differenziata.

L’impegno per il corretto e brillante funzionamento dell’EcoSportello, front-end per il servizio di gestione dei rifiuti cittadini, é la cartina al tornasole dell’interesse che questa Amministrazione ha verso questa tematica.

Inoltre va ripristinata la distribuzione dei sacchetti per la differenziazione dei rifiuti: reintrodurre la scheda per il ritiro degli stessi, che devono essere distribuiti in numero sufficiente, senza costringere i cittadini a recarsi con eccessiva frequenza presso lo sportello, e soprattutto devono essere conformi agli usi cui sono destinati. Particolare attenzione nella distribuzione dei sacchetti per il conferimento della frazione umida, che devono essere realizzati in amido di mais o comunque in materiali che ben si prestino al compostaggio.



Isola Ecologica.

Per una città di circa 36000 residenti come Santa Maria Capua Vetere una sola isola ecologica non é sufficiente. A maggior ragione non é sufficiente se la collocazione é come quella attuale, lungo la direttrice Santa Maria Capua Vetere – Aversa, e se gli orari d’apertura sono così ridotti.

Necessario avere l’isola ecologica a ridosso del centro in modo che tutti i cittadini, soprattutto gli anziani o coloro che non amano spingersi “fuori città”, possano conferire i rifiuti senza incontrare difficoltà.

Per lo stesso motivo, anche in questo caso é necessario un’estensione degli orari di apertura.



SPortello INformatico Ambiente.

Realizzazione di un portale Internet, che si occupi della diffusione di tutto ciò che riguarda le tematiche ambientali connesse alla nostra città.

Nel nostro tempo é lo strumento piú veloce per entrare nelle case di tutti i cittadini e diffondere la cultura ambientale, della corretta gestione dei rifiuti, della raccolta differenziata e della Riduzione-Riuso-Recupero-Riciclaggio (4R): utile per raccogliere informazioni circa giorni e orari della raccolta differenziata porta a porta, per convogliare segnalazioni di problemi, per sciogliere dubbi circa la corretta applicazione delle indicazioni. Deve contenere i risultati di tutte le analisi fatte sull’aria e sull’acqua nel territorio cittadino. Tutto questo permettendo al cittadino di informarsi e capire restando a casa propria, senza dover vagare per la città in cerca di informazioni e soprattutto avendo uno strumento che in tempo reale gli dia le giuste risposte.



Riduzione delle categorie di conferimento dei rifiuti.

Nella nostra città attualmente la raccolta differenziata porta a porta avviene principalmente dividendosi in umido, indifferenziato, carta e cartone, metalli e plastica.

A queste quattro categorie va aggiunta la raccolta del vetro che avviene mediante le campane distribuite sul territorio cittadino.

Un tal tipo di raccolta é ormai da considerarsi obsoleto. La raccolta differenziata deve orientarsi verso TRE sole categorie di rifiuti da conferire: umido, indifferenziato e multimateriale. Quest’ultima deve raggruppare carta, cartone, plastica, metalli e vetro: questi materiali andranno poi separati presso impianti deputati alla separazione.

In tal modo sparirebbe dalla città qualsiasi tipo di contenitore fisso, come appunto le campane del vetro, che troppo spesso diventano punti indiscriminati di deposito e scarico di rifiuti di ogni tipo.

Deve passare il messaggio che nulla deve essere depositato per le strade della nostra città e che lì possa giacere sine die.



Compostaggio dell’umido.

Pubblicizzazione e incentivazione alle compostiere domestiche mediante una fitta e puntuale campagna di informazione.

Dotare tutte le strutture pubbliche che producono frazione umida (mense) di compostiera. Incentivazione dell’utilizzo di compostiere per gli esercizi di ristorazione.



Batterie, farmaci ed oli esausti.

Installazione dei contenitori per la raccolta di batterie e farmaci presso i relativi esercizi commerciali. Ogni farmacia deve avere al suo interno il contenitore per la raccolta dei farmaci scaduti o comunque da smaltire. Ogni tabaccaio deve avere al suo interno il contenitore per lo smaltimento delle batterie.

Il ritiro dei farmaci e delle batterie depositate nei contenitori deve essere fatto con elevata frequenza, prevenendone l’accumulo che porta ad una calo di fiducia di chi si impegna a conferirle e all’impaccio per i titolari degli esercizi che devono ospitarli.

Attivare ancora la raccolta degli oli alimentari esausti, individuando dei punti di raccolta, in modo da poterli riciclare per la fabbricazione di bio-diesel.



Acqua pubblica.

L’acqua del Comune di Santa Maria Capua Vetere é potabile e può essere consumata dalla popolazione, sollevandola dall’aggravio dell’acquisto di acqua minerale e riducendo di conseguenza la quantità di rifiuti derivanti da bottiglie di plastica.

Deve essere fatta opera di sensibilizzazione ed informazione, rendendo pubbliche e diffondendo le analisi effettuate sull’acqua pubblica sammaritana, magari anche intensificando il numero di punti d’analisi.

Va eliminata la vendita e la distribuzione di acqua in bottiglia presso gli edifici pubblici, installando beverini collegati alla rete idrica comunale.



Riduzione del consumo di carta.

Non deve esserci documento che esce dagli Uffici Comunali o da altri enti pubblici sammaritani che non sia stato utilizzato fronte-retro: una tale pratica porta ad una riduzione del consumo di carta che puó arrivare al 50% e ad un’analoga riduzione dei costi di acquisto. Stampare solo ció che é necessario stampare.

Utilizzare solo carta riciclata presso gli Uffici Pubblici della città: ad oggi questa é una pratica inesistente tanto che, pur volendo, é un’impresa trovare un foglio di carta riciclata nei negozi di articoli per ufficio o presso le tipografie di Santa Maria Capua Vetere.

Regolamentare il volantinaggio e la pubblicità non indirizzata nel territorio comunale, evitando l’uso spropositato di carta e soprattutto la pratica comune del “prendo e getto”.



Inoltre c’é da lavorare fin d’ora perché per l’inizio di Aprile sia possibile eliminare l’utilizzo di piatti, bicchieri e posate di plastica dalle mense cittadine e ne venga effettuata la totale sostituzione con utensili riutilizzabili, eliminando il concetto di “monouso” e di “usa e getta”.



Sembra tanto, ma queste sono le prime azioni necessarie da mettere in campo per cambiare anche nel quotidiano il nostro stile di vita e portarci ad una sostanziale riduzione dei rifiuti e degli sprechi legati ad essi: così salviamo il nostro ambiente e, perché no, anche il nostro portafogli.

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