mercoledì 27 aprile 2011

Tagliati fondi a zone franche urbane - Di Sarno (SEL): Una vergogna. I parlamentari campani scaldano la sedia e sottraggono fondi ai loro territori

Che il Governo Bossi-Berlusconi continui a dimostrare di non avere alcun interesse per il rilancio economico e occupazionale del Meridione non mi sorprende, visto che da tempo è ostaggio di una forza razzista e anti-meridionalista per eccellenza come la lega nord. Ciò che invece mi sorprende è che i parlamentari meridionali, e campani in particolare, che lo sostengono non provino neanche un po’ di vergogna. Ormai la loro funzione è limitata al riscaldamento della sedia che impropriamente occupano, mentre si consuma sotto i loro occhi uno dei più grandi espropri di risorse mai conosciuti ai danni di un meridione già allo stremo. Svendono il loro territorio per briciole di potere personale, nella migliore tradizione del Berlusconismo.”

E’ duro il commento di Pietro Di Sarno, segretario provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, in merito alla delibera CIPE 1/2011 con la quale si stabiliscono gli Obiettivi, criteri e modalità di programmazione delle risorse per le aree sottosviluppate. Nel capitolo del Fondo Strategico per il Paese infatti, alla voce Zone Franche Urbane, la originaria destinazione della somma di 150 milioni di euro per gli anni 2007/2013 viene completamente azzerata.
Era uno strumento importante – continua Di Sarno – che avrebbe potuto attrarre tante piccole e medie imprese, grazie ad un sistema di agevolazioni fiscali e previdenziali previste per un periodo di 5 anni. Delle tre ZFU previste in Campania, oltre a Napoli e Torre Annunziata, una era prevista proprio in Provincia di Caserta, a Mondragone. Ciò che in questo contesto tragicomico risulta maggiormente odioso è che continuiamo ad assistere al proliferare di movimenti e partiti, tutti legati, sui nostri territori, direttamente al centro destra, che millantano, a partire dalle denominazioni che usano, addirittura la difesa del sud. La verità è che la filiera istituzionale del centro destra in Campania si sta rilevando per ciò che è: subalternità, se non vero e proprio asservimento, ai diktat leghisti, che sottraggono sviluppo al sud per poi straparlare di criminalità e ordine pubblico

Dopo i tagli indiscriminati alla spesa pubblica – rilancia il leader dei Vendoliani – alla scuola, alla sanità, alla ricerca, dopo i progetti di federalismo fiscale che ricadranno sulle casse dei comuni e dunque sui cittadini, dopo che gran parte dei fondi FAS del meridione sono stati sottratti per pagare le casse integrazioni di tutta Italia, continua così quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio progetto di destrutturazione di ciò che rimane del tessuto economico-produttivo del meridione d’Italia. Per di più sembra che al danno ci si metta anche la beffa. Oltre ad azzerare il fondo da 150 ml di euro, il governo cerca di camuffare l’operazione di taglio ai danni del meridione con un gioco di parole, trasformando le ZFU in uno scatolone vuoto chiamato “Zone a burocrazia zero”, in cui prioritario, si legge, è l’interesse per l’ordine pubblico, e nelle quali i sussidi alle aziende virtuose saranno a carico dei comuni”.

Caserta – conclude Di Sarno – è capoluogo di un’ area strategica in Campania. Da qui può ripartire il necessario riscatto dei nostri territori rispetto a una classe dirigente vecchia, che può solo continuare a far disastri.”

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