mercoledì 26 ottobre 2011

Sel Federazione di Caserta: No ad altri impianti di smaltimento rifiuti in Terra di Lavoro

"Domenico Zinzi è tra i primi responsabili dei continui attacchi al nostro territorio da parte di Stefano Caldoro" – così interviene Pietro Di Sarno, coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà di Caserta - che continua “La disponibilità del presidente della provincia ad allocare ulteriori impianti di smaltimento rifiuti nelle nostre città, autorizza la regione a pensare a Terra di Lavoro come luogo per la costruzione di un inceneritore a Capua.
Stiamo assistendo al secondo atto del teatrino, inscenato dal centro destra, iniziato con le proposte di costruire un gassificatore a Capua ed un digestore anaerobico a S. Maria Capua Vetere.
Tutti impianti superflui che rispondono solo ed esclusivamente ad interessi economici che nulla hanno a che vedere con le reali necessità di smaltimento rifiuti della provincia di Caserta. E con questa affermazione vogliamo essere buoni, evitando di dire che la camorra non vede l'ora di entrare in questi affari.
Abbiamo più volte elencato gli impianti già presenti sul nostro territorio sottolineando che ad oggi la nostra provincia sarebbe costretta ad importare rifiuti per farli funzionare tutti.
Allo stato abbiamo uno STIR attivo ed un Impianto di selezione e compostaggio dismesso a S.M. Capua Vetere, un Impianto di compostaggio da 30milla tonnellate a S. Tammaro, un Bioreattore (digestore anaerobico) da 4 silos ed un Termovalorizzatore costato 50 miliardi a Marcianise ed attualmento bloccato, altri due Bioreattori fermi a Villa Literno e Orta di Atella, un Impianto di Biomasse a Sparanise oltre a quattro Impianti di compostaggio privati a Trentola, Villa Literno, Castel Volturno ed Orta di Atella. Senza parlare delle decine di discariche attive o in attesa di bonifiche che attendiamo da decenni.
Tutto questo - conclude il leader dei Vendoliani - ci fa affermare con forza che la Provincia, gli enti locali, i partiti e le associazioni devono unirsi contro qualsiasi proposta di costruzione di nuovi impianti che porterebbero un ulteriore attacco alla già disastrosa situazione ambientale con ingenti danni alla salute già compromessa dei cittadini.”

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