venerdì 21 ottobre 2011

Sel S.M.Capua Vetere: Richiesta di una conferenza dei servizi

Il circolo «Enrico Berlinguer» di Sinistra ecologia libertà di  Santa Maria Capua Vetere, in merito alla realizzazione di un Digestore Anaerobico per il trattamento della frazione organica dei rifiuti sul territorio cittadino,
  • ritenendo che la nostra città abbia già dato e stia continuando a dare un contributo notevole e primario al ciclo dello smaltimento dei rifiuti nella provincia di Caserta, avendo installato sul proprio territorio uno STIR (ex-CDR);
  • considerando la già pregiudicata situazione ambientale dell’area individuata per la realizzazione dell’impianto, che registra alti livelli di inquinamento dell’aria e delle falde acquifere;
  • recependo i risultati degli ultimi studi clinici, che vedono per la popolazione della nostra zona un innalzamento delle percentuali di tumori e neoplasie rispetto alla media nazionale e considerando la vicinanza del realizzando impianto alle civili abitazioni del Quartiere di Sant’Andrea dei Lagni e al Carcere Circondariale;
  • nell’intento di scongiurare azioni speculative di natura economica e politica, che ruotano intorno alla localizzazione e alla realizzazione del digestore anaerobico sul nostro territorio

RICHIEDE

al Signor Sindaco, primo responsabile della Salute Pubblica dei cittadini sammaritani, all’Assessore all’Ambiente di questa Ammnistrazione, al Presidente del Consiglio Comunale e ai membri del Consiglio,
 
la Convocazione ad horas di una conferenza dei servizi sulla costruzione di un digestore anaerobico aperta a tutti i cittadini, ad associazioni, consulte, partiti e movimenti in cui vengano forniti i dati ufficiali che riguardano la prossima realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica.
 
In particolare chiede di fornire informazioni alla cittadinanza mediante la presentazione della documentazione ufficiale e pubblica e degli studi di fattibilità forniti dagli Enti appaltanti, circa:
 
  • la natura della struttura in costruzione (quali rifiuti trattare e come);
  • le dimensioni e la quantità di rifiuti che la stuttura in costruzione dovrà gestire;
  • il tipo di tecnologia individuata per il trattamento dei rifiuti, le valutazioni e/o gli studi circa la qualità della tecnologia stessa enumerandone vantaggi, svantaggi ed effetti connessi;
  • il tipo di gestione dell’impianto (a gestione pubblica, partecipazione pubblica o privata);
  • l’impatto ambientale della struttura, la sua sostenibilità in riferimento all’attuale stato ambientale della zona di installazione;
  • l’impatto infrastrutturale dell’opera, considerando lo stato delle arterie viarie esistenti e in riferimento alla valutazione dell’incremento del trasporto pesante connesso all’attività industriale di trasformazione svolta nell’impianto;
  • l’incidenza in termini di detrazione sociale sulle attività produttive presenti sul territorio circostante l’impianto, il quale andrebbe ad incidere quanto meno sulla credibilità dei marchi, soprattutto alimentari, e sull’economia di filiera;
  • la valutazione dell’effettiva necessità di realizzazione dell’impianto di digestione anaerobica sul nostro territorio, delle sue dimensioni, in relazione alle specifiche del Piano Provinciale di Smaltimento dei Rifiuti e tenendo presenti tutte le strutture già esistenti, e per lo piú non in funzione, presenti sul territorio provinciale.
Ciò permetterà alla cittadinanza di attivarsi in maniera precisa e documentata e concorrere alla risoluzione del problema, mediante il contributo personale, di associazioni, partiti e movimenti e dei pareri e/o studi di esperti in materia opportunamente individuati.
 

Nessun commento:

Posta un commento