mercoledì 25 gennaio 2012

Sel Caserta: Casertani tartassati e senza servizi

Nonostante  i cittadini casertani   siano da sempre tra i più penalizzati  d’Italia  nel pagamento della TARSU,  la tassa finalizzata a coprire le spese della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e dalle sempre crescenti addizionali su redditi e tributi  che,  a conti fatti, negli  anni avrebbero dovuto  portare nelle casse comunali un considerevole surplus economico,  scopriamo , invece,  che l’amministrazione ha accumulato, inspiegabilmente,  debiti per milioni di euro nei confronti della azienda concessionaria del servizio.
Ma l’amministrazione ha debiti diffusi per molti milioni di euro in molti altri ambiti e questo ci sollecita una domanda: per quali benefici  i cittadini casertani sono stati così indebitati?
Il traffico, i trasporti urbani, le strade, i servizi , la cultura, la gestione dei beni monumentali, iniziative per risolvere il problema della disoccupazione, le scuole , non danno certo segni di aver  beneficiato di investimenti tali da giustificare i tanti debiti.

Oggi, la dichiarazione di dissesto finanziario  pone delle barriere che coprono  quello che è successo e quello che sta succedendo a Caserta  e, in nome dell’emergenza,  impediscono di vedere  tutta la sconcertante  approssimazione  con cui  vengono  affrontati  gli eventi  conseguenti al  fallimento.
Lascia  interdetti,  inoltre, come  un evento maturato per anni  sembra aver  colto tutti di sorpresa,  il dissesto, infatti,  è stato dichiarato senza avere previsto un minimo di progettualità per affrontare le conseguenze di una scelta così radicale.
Non si è proceduto a salvaguardare  preventivamente,  come pure è previsto in questi casi,  gli stipendi  dei dipendenti  comunali,  un problema  che da mesi sta catalizzando  l’attenzione della cittadinanza, suscitando legittimi  sentimenti di solidarietà,  ma anche di indignazione,  per uno stato di fatto che  certifica l’incapacità e la lacunosità di chi gestisce sul piano politico e  amministrativo questa città.
Tutto questo  rende del tutto inaccettabile quello che come cittadini casertani dobbiamo sopportare, soprattutto la vergogna di avere la casertanità considerata a livello internazionale come  paradigma  di  “terra di camorrra” e “luogo che vive nella spazzatura”.
Nella situazione attuale, oltre che investire le forze di opposizione in consiglio comunale  della necessità di surrogare, superando le barriere dell’emergenza, una fase di progettualità politica oggi del tutto assente, esprimiamo la nostra forte preoccupazione nei confronti  di questi particolari momenti perché troppo spesso le emergenze sono state utilizzate  per superare limiti e vincoli di legge e occultare manovre speculative e truffaldine

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