In prima battuta, su proposta del Coordinatore, l’Assemblea ha eletto il suo Presidente nella compagna Maria Pagano, alla quale viene riconosciuto il contributo apportato alla Federazione casertana fin dalla sua nascita. Maria Pagano si occuperà anche delle culture di genere per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica, che è da sempre uno degli obiettivi più sentiti di Sel.
Il nuovo coordinamento, composto da 20 membri, rispecchia per la metà le macroaree territoriali della provincia (Area Casertana, Area Matese-Caiatina, Area Sessano-Carinolese, Area Aversana, Area Basso Volturno-Vairanese), ciascuna delle quali, nei giorni scorsi, ha eletto un numero di rappresentanti in proporzione della sua estensione e presenza del partito sul territorio. Lo scopo è di rendere più capillare e incisiva l’azione del partito sia sui territori in cui già esistono circoli, sia in quei territori in cui il partito non è ancora strutturato. Ciascuna macroarea ha, quindi, eletto un proprio rappresentante che coordinerà i lavori e favorirà la diffusione delle informazioni e delle esperienze tra i compagni e i circoli territoriali. Ai 10 compagni scelti dalle macroaree territoriali, si affiancano i 10 membri proposti dal Coordinatore della Federazione, che ha inteso valorizzare le competenze di tutti per costruire un gruppo dirigente del più alto profilo possibile.
Sono, ovviamente, membri di diritto del Coordinamento il Coordinatore provinciale, Gianni Cerchia, e Paolo Amoruso, Tesoriere. Saranno, infine, invitati i livelli di direzione superiore al provinciale.
Nel dibattito dell’Assemblea, che ha registrato un’elevatissima partecipazione, non poteva non cadere l’ipotesi di un avvicinamento di Sel verso il PD, fino allo scioglimento di Sel nel partito di Renzi. La notizia, successivamente smentita dallo stesso Vendola con un tweet, ha preoccupato non poco il partito casertano, che trova contraddittorio dover lavorare per un soggetto politico destinato alla dissoluzione in un partito nel quale la maggior parte di esso non si riconosce.
Sel Caserta ha, dunque, espresso l’auspicio che questi annunci – che, peraltro, compaiono sulla stampa con una strana periodicità – siano infondati e hanno chiesto ai delegati della Federazione al prossimo Congresso regionale (Napoli, 17-18 gennaio) e nazionale (Riccione, 24-26 gennaio) di esprimere una netta posizione a favore dell’indipendenza e l’autonomia di Sel con l’obiettivo di ricostruire e unificare la Sinistra nel nostro Paese, nella quale l’impegno del partito di Sinistra Ecologia e Libertà possa lavorare e puntare alla costruzione di un soggetto più ampio, ma altro dal partito di Renzi, con il quale non si escludono, tuttavia, possibili accordi su singoli punti programmatici o future alleanze elettorali dentro i criteri di una urgente, nuova e auspicabile modifica della Legge Elettorale.
Anche il Coordinatore provinciale Gianni Cerchia – concludendo la riunione – ha sottolineato che la storia e l’azione politica di Sel non può, in nessun modo, essere omologata e fusa col partito di Renzi. Il partito di Sinistra Ecologia e Libertà è impegnato – conclude Cerchia – ad unificare la Sinistra italiana nel processo del Socialismo europeo che pone al centro dell’iniziativa politica i diritti civili e le libertà, il lavoro e lo sviluppo, la cultura, l’ambiente e la qualità della vita.
11 gennaio 2014
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