La seconda giornata del primo congresso provinciale di Sel si è svolta, come da programma, con gli interventi degli iscritti e/o simpatizzanti di SeL e l'intervento conclusivo è stato affidato alla rappresentante nazionale di SEL Elettra Deiana. Riportiamo alcuni passaggi significativi della sua relazione conclusiva. "Un bel congresso con un dibattito ricco per la presenza dei giovani" - ha iniziato l'esponente nazionale - "perchè hanno lo sguardo di chi guarda le cose attraverso gli occhiali della loro esperienza, lo sguardo di chi vuole trovare le soluzioni. Perciò non mettiamo ostacoli tra noi e i giovani. Ci vogliono i giovani per creare osmosi positiva del cambiamento". Ha ribadito più volte l'importanza dei giovani continuando con "Gli interventi hanno offerto molto materiale sulla situazione particolare della provincia, hanno espresso passione per la terra, conoscenza e appartenenza non etnica, ma affermazione dell'amore per la terra. Tutto questo materiale è utlizzabile per avanzare proposte perchè da qui si può ripartire per alimentare la politica nazionale sulle problematiche territoriali". E poi, prendendo spunto dallo slogan che Sel ha scelto per il primo congresso: "Riaprire la partita, ci vogliono i giocatori e nuove idee. Non è facile per la fase che stiamo vivendo. Costruire una vocazione di governo non significa governare, significa costruire le condizioni per governare. Avere responsabilità per dare soluzioni. Una sinistra nuova che abbia una proiezione europea. Il nome che è stato dato contiene tre parole dove nessuna è un emendamento dell'altra. Occorre una concezione culturale, anche teorica, una nuova idea della società che si avvalga del pensiero del 900 per recuperare, non come nostalgia, ma come fertilizzante per il futuro e confrontarsi con il nuovo". Concludendo con "La partita si riapre. Le primarie per Nichi Vendola sono il punto per una rimobilitazione di un popolo di sinistra, un popolo che vuole la cura del proprio paese".
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