“L’ufficializzazione del passaggio di Enzo Iodice all’UDC, avvenuta questa mattina in un bar di Caserta, se da un lato potrebbe sembrare un gesto di trasparenza, in controtendenza rispetto a tanti altri cambi di casacca avvenuti, prima del suo, nel silenzio assoluto e con gran disinvoltura, dall’altro, nella sostanza, ci dà il senso di cosa sia diventata, e di cosa forse sia sempre stata, la politica nella nostra provincia.”
Così Pietro di Sarno, leader del partito di Vendola, che continua: “Se persino colui che per anni è stato leader del maggior partito di centro sinistra, ricoprendo il ruolo di segretario provinciale, quando in questa provincia il centro sinistra governava, decide, terminata l’esperienza di governo, di aderire all’UDC, che al governo di questa provincia nel frattempo ci è arrivato, ma con il centro destra, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Sinceramente, le motivazioni che l’ex segretario del PD adduce per spiegare il cambio di casacca sono abbastanza improbabili. Basterebbe ricordargli che il partito cui ha aderito è quello che in Campania governa insieme al coordinatore regionale del PDL Cosentino, da lui spesso e, a questo punto poco convintamente, accusato di misfatti gravissimi.”
“Ma Iodice – conclude di Sarno - è uomo di governo. Ha fatto il sindaco di una città importante come Santa Maria Capua Vetere, dove ora, per un altro strano caso della storia, governa un’altro “ex” di centro sinistra, sempre con una maggioranza di centro destra. Iodice è uomo di governo e forse pensa che il governo sia il fine e non il mezzo, e dunque poco importa con quale casacca perseguire il “SUO” fine. In compenso, in regione Campania non si sentirà certo solo: gran parte dell’emorragia del PD infatti ha donato nuove forze proprio all’UDC, “il centro”, il terzo polo, come molti lo definiscono, nel quale però non sembra ci si distingua tanto dai Berluscones, neanche quando si arriva a criticare Roberto Saviano, reo, lui e non certo la camorra, di minare l’immagine della nostra bella provincia. Auguro buona fortuna a Enzo Iodice, anche se forse sarebbe il caso di dire invece “buon appetito”. Sembra che non gli si sia rovinato, nonostante lo squallore che ci circonda.”
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